La Gestione finanziaria aziendale

Come ottimizzare i costi finanziari e migliorare l’accesso al credito

Perché alcune aziende hanno accesso dei finanziamenti mentre altre, anche più grandi e apparentemente solide… no?

E, soprattutto, è possibile migliorare i propri costi finanziari per avere accesso al credito bancario?

In queste due domande si può riassumere l’intero argomento di questo articolo: le aziende e l’annosa questione dell’accesso al credito.

E di cui… proveremo a dare una risposta.

Iniziamo con una piccola contestualizzazione dell’argomento:

Come si ottiene l’accesso al credito?

In Italia il tessuto economico è caratterizzato dalla presenza di una maggioranza di imprese (non solo PMI) strutturalmente sottocapitalizzate o che, comunque, fanno del ricorso al credito bancario come principale fonte di finanziamento del business.

Per ottenere questi finanziamenti, l’azienda deve avere una caratteristica: deve essere considerata affidabile da parte del sistema bancario e imprenditoriale italiano (o dove opera).

In gergo tecnico – parliamo di Rating.

Che cos’è il Rating?

Il Rating è un dato quantitativo (un numero) che le banche assegnano alle imprese e sintetizza qual è la probabilità di insolvenza (e quindi di fallimento) delle sesse.

Insomma, è una valutazione dell’andamento dell’azienda.

E sulla base di questo valore, una banca può decidere se finanziare o meno un’azienda (a seconda se è disposta a prendere più o meno rischio).

Perché si utilizza il Rating

Infatti, dal 2008 (anno della crisi del sistema finanziario), è stato necessario creare un sistema comune per valutare un’azienda e – da quel momento – evitare che ricapitasse una crisi di tale portata.

Ma perché riguarda le imprese italiane?

Proseguendo con il ragionamento, se le banche non se la sentono più di rischiare, significa che…

Saranno orientate a concedere finanziamenti solo verso quelle realtà con i migliori Rating,

“Abbandonando” o riducendo il credito alle imprese con un risultato inferioree ad un costo più elevato del capitale.

Ecco perché è importante capire questo funzionamento: permette agli imprenditori di “guardare i propri conti” con la lente delle banche (e delle agenzie di rating) e capire dove è possibile operare per migliorare il proprio rating e… ottenere il credito necessario per poter lavorare!

Vediamo ora come è possibile ottimizzare i propri costi finanziari per migliorare il proprio rating.

Come ottimizzare i propri costi

In questo contesto diventa prioritaria la gestione finanziaria aziendale, dato che le imprese con un assetto finanziario fragile e con delle criticità può portarle ad ottenere un pessimo rating.

Per capire dove operare, è necessario sapere che il Rating è influenzato dalle informazioni aziendali, organizzate in due categorie:

  • Qualitative;

Le informazioni qualitative

Sono le informazioni non direttamente conseguibili dai numeri ma dal contesto in cui l’azienda opera.

Si parla di elementi quali:

  • Contesto economico e settoriale;
  • Concorrenza;
  • Management;
  • Storia aziendale

Utili per capire come dove lavora l’azienda e come opera nel settore.

Passiamo ora alle informazioni quantitative…

Le informazioni quantitative

Documento chiave di questa categoria è il bilancio (incluso quelli passati e il prospetto futuro) dato che è da qui che si evince:

  • Come è andata;
  • Come sta andando e
  • Come andrà

l’azienda, ieri – oggi – domani.

E sulla base di questo, stabilire il rating.

Infatti, se conosco il bilancio di un’azienda posso misurare la sostenibilità del progetto (“Di quanti soldi ha bisogno per operare? E, soprattutto, in cosa li investirà?”) e dello specifico investimento per valutare se concedere il finanziamento e, nel caso (succede), concederne solo una parte – come capita ai privati con un mutuo all’80%.

Ma quindi… È possibile influenzare il proprio Rating?

Dato che il bilancio deve essere chiaro, veritiero e corretto – non si può certo pensare di falsare i dati.

È un reato gravissimo!

Ma, allora, come fare?

Semplice, concentrarsi sulla propria gestione finanziaria – con l’aiuto di un esperto che possa guidare l’azienda in un percorso per il miglioramento del rating (e quindi di ottenere i finanziamenti).

Per esempio, gli elementi su cui si può operare sono:

 

  • Puntualità nel restituire altri finanziamenti (di fatto, la storia creditizia del cliente);
  • Verifica di sconfinamenti e scaduti;
  • La riserva di credito;
  • Insolvenza dei propri clienti (conosciuti come crediti deteriorati e quindi… persi!);
  • Utilizzo (e in quale %) di altri crediti concessi.

 

Notiamo come si tratti di elementi che – nel breve/medio termine – si possono influenzare operando delle decisioni e che – soprattutto – sono elementi che vanno al di là del bilancio aziendale.

Le banche monitorano tutti questi fattori e – sulla base di questi – decidere il finanziamento da accordare.

Tuttavia, non è sufficiente decidere di “operare dei cambiamenti”: serve un processo fluido (e NON traumatico per la salute dell’impresa stessa) che permetta una crescita del rating senza danneggiare l’azienda.

Altrimenti, “la cura sarà peggio della malattia!

Per questo motivo consigliamo l’appoggio ad uno studio di professionisti che oltre all’analisi dei diversi fattori, accompagnino l’impresa in questo processo.

Noi dello Studio Ansaldi & Associati siamo specializzati nella consulenza aziendale per aiutare le imprese da oltre quarant’anni.

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